Pillola 90: “Rusty Dogs”, di Emiliano Longobardi +50

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càne s.m. 1 sm {zoologia} mammifero domestico, con testa allungata orizzontale, muso generalmente aguzzo, dentatura robusta, canini sporgenti, olfatto sviluppatissimo, corpo di media grandezza. 2 sm [in senso figurato] persona spregevole, villana o malvagia. 3 sm nelle armi da fuoco portatili, martelletto metallico che, premendo il grilletto, percuote la capsula e accende la carica di lancio 4 sm forma italianizzata di khan

rùggine s.f., s.m.inv., agg.inv. 1 sf sostanza di colore bruno-rossastro che si forma per ossidazione sulla superficie del ferro e di altri metalli esposti all’aria e all’umidità, logorandoli 2 sf [in senso figurato] astio, rancore reciproco 3 sf malattia che colpisce il frumento, dovuta ad un fungo parassita; si manifesta con macchie rossicce sulle foglie

rustydogs2Leggevo Rusty Dogs ben prima di aprire L110P. Anzi, da prima ancora di immaginare che un giorno avrei aperto questo blog. L110P infatti esiste solo da un paio d’anni, mentre Rusty Dogs va avanti da ben 7; e in questo senso si può anche definire una sorta di “decano” dei webcomic attuali. Anche se ci sarebbe molto da dire a questo proposito, e forse più avanti ne dirò.

RD, nato dalla testa di Emiliano Longobardi e figlio del noir più puro (inteso come genere letterario prima di tutto, e fumettistico poi), è frutto di una passione che appare chiara fin dalla prima storia, e prodotto di un’unione di ingegni che pare quasi impossibile, e forse al giorno d’oggi lo è. Nasce dall’idea di uno sceneggiatore, il Longobardi appunto, che vorrebbe tanto scrivere un fumetto noir, che per farlo avrebbe bisogno di disegnatori, che ha i suoi preferiti che segue in rete con costanza, e che un giorno decide di contattare per sapere se sarebbero disposti a disegnare delle brevi storie per lui. Ovviamente, logicamente, non si parla di soldi o pubblicazioni o tempo o chissà cos’altro. Io sono sceneggiatore e ho un’idea. Tu disegni e mi piaci: ti va di fare qualcosa insieme?
Caso vuole che i disegnatori contattati – quasi tutti grandi, grandissimi professionisti – accettino. Sono una trentina, il progetto iniziale di RD prevede 38 storie brevi: finisce che le storie diventano 50, di quattro pagine l’una, leggibili separatamente ma con idee, personaggi, luoghi e sottotrame che tornano, si approfondiscono, si costruiscono sotto gli occhi del lettore.

Mi viene da dire subito: oggi, in questo 2016, potrebbe succedere la stessa cosa? Mi capita  a volte di sentir parlare persone in cerca di disegnatori, e i commenti molto spesso sono: “non trovo nessuno disposto a disegnare per me“, “dicono che non sono interessati, che boh, non ci avevano nemmeno pensato a metter insieme un progetto“, oppure la migliore di tutte: “mi hanno detto che non lavorano GRATIS” (quando il lavorare gratis consisterebbe nel disegnare due, tre, massimo cinque tavole di prova da presentare insieme a una storia a un editore con la possibilità di essere pubblicati).
In questo caso abbiamo invece un progetto nato per essere gratuito, dove non c’è da guadagnare nulla, ed ecco dei grandi professionisti (vedete tutti i loro nomi in fondo a questo articolo con il link alle loro storie) sono ben disposti a concedere 4 tavole per pura passione, stima per un progetto e il suo autore, divertimento. Sarà (anche) questo che distingue i professionisti veri dai tanti leoni da tastiera? Va bene, chiuso.

E così nasce Rusty Dogs.

Le storie, come detto, fanno parte del genere cosiddetto noir, e potremmo già concludere qui larustydogs3 nostra disamina. Chi conosce il noir sa già di cosa stiamo parlando. Chi non se lo ricorda potrebbe fare lo sforzo di leggere e il concetto gli sarebbe subito chiaro. Mentre invece chi non sa affatto di cosa stiamo parlando dovrebbe magari provare a leggere lo stesso, e scoprirebbe così che esiste un genere fatto di umanità perdente, di città piovose, di malaffare e crudeltà che potrebbe appassionarlo. Non mi metto neppure a fare i confronti o a citare i predecessori: chi ha voglia se li cerchi da solo. E chi conosce il genere già sa quali sono o quali possono essere in questo caso, per cui non ha bisogno di farselo ripetere. Ne citerò però uno solo, che lo stesso Longobardi ha chiamato in causa più volte, e lo farò perchè se lo merita: parlo di Storia di Cani, fumetto (oggi si direbbe Graphic Novel) di noir tutto italiano scritto da Giuseppe Ferrandino e disegnato da Giancarlo Caracuzzo. Una vera perla rara, che uscì a puntate nella bellissima rivista a fumetti NERO, e poi venne raccolta in volume. Per poi sparire, più o meno. Storia di Cani era un vero gioiello grafico ma soprattutto narrativo. Il fumetto italiano che a quei tempi nessuno aveva il coraggio di fare, e che nessuno ha il coraggio di fare neppure ora. Un lavoro che ci mostrò per un fuggevole istante DOVE il nostro fumetto poteva arrivare… ma dove in effetti non è mai arrivato, preferendo rimanere a veleggiare tranquillo nei lidi “pseudo-bonelliani”, nelle GN finto impegnate, negli esercizi di stile, nelle copie pedisseque dei supereroi americani o degli ammiccamenti dei manga. Ma vabbeh, anche qui vabbeh. Facciamo finta di niente e andiamo avanti.

rustydogs4Dicevamo di Rusty Dogs che è figlio del noir, e basta leggerne anche una singola storia delle 43 pubblicate fino a ora (a oggi ne mancano 7 alla conclusione) per capire quanto è vera questa affermazione. Basta vedere gli sfondi, quest’America notturna e piovosa fatta di vicoli, appartamenti disordinati, strade deserte, grosse auto, pistole spianate e pronte a sparare, ma soprattutto quest’America fatta di umanità decadente e decaduta, amara e disillusa, indifferente o marcia, caduta senza possibilità di rialzarsi, o che invece lotta con le unghie e con i denti nel tentativo di bloccare o frenare un’inarrestabile caduta.
Fragilità mascherate da duelli all’ultimo proiettile, storie fatte di compromessi e soprusi, ricordi e rievocazioni di passati dai quali sfuggire ma che continuano incessantemente a bussare alla porta dei vari personaggi. Strade senza uscita, letterali e metaforiche, cadute vertiginose o lentissimi ma inesorabili cammini di sventura. Cani arrabbiati che abbaiano nei vicoli, sfasciacarrozze nei quali incontrarsi prima dell’alba, cimiteri pieni di lapidi e di colpe, genitori spenti e figli arrabbiati… c’è tutto in queste storie, e ci viene raccontato – complice anche la struttura in 4 tavole – con dialoghi e didascalie secchi e asciutti, come latrati, che dicono ma non dicono, che suggeriscono cose che noi lettori non possiamo sapere, ma delle quali vediamo solo le conseguenze. Brevi lampi nella vita dei personaggi, che illuminano per un attimo un panorama devastato, e mostrano il loro tragico futuro.
In fondo, ma vi pare poco?, il noir è tutto qui. Le armi da fuoco, i gangster, gli omicidi, i conti da regolare, le mafie, le valigette piene di dollari, le pupe, la notte, sono tutti pretesti per mostrare l’unico elemento importante, e cioè i personaggi e le loro vite, le storie e le lotte.

Rusty Dogs è un fumetto adulto, e questo spero possiate capirlo. E’ adulto come lo sono i rustydogs5suoi autori, e ha in se quegli elementi che denotano la più grande forza possibile: conoscenza, consapevolezza, professionalità.
Per raccontare e per disegnare una storia bisogna conoscere i modi migliori per farlo, bisogna sapere ciò di cui si vuole parlare e conoscere la materia di cui si parla. Oh, sì, si possono scrivere storie con gli elfi armati di arco lungo che vivono nelle bellissime foreste incontaminate di Brom, o le avventure degli alieni Klon dalla testa di piovra e le ali di pipistrello (attenzione: gli alieni Klon non vanno confusi con Cthulhu, anche se ne rappresentano dei lontani parenti), ma se gli elfi o gli alieni parlano d’amore, e noi non abbiamo mai vissuto l’amore, non sappiamo bene cosa sia, non sappiamo cosa vogliamo dimostrare, non sappiamo perchè stiamo parlando d’amore, conosciamo l’amore solo per averne letto una versione stereotipata in un manga di culetti e mutandine… allora beh, forse la nostra storia non sarà esattamente efficace, realistica e veritiera.
Ovviamente, Rusty Dogs rappresenta l’opposto. Parla sì di un’America che è lontanissima dalla nostra Italia… ma che forse non lo è come qualcuno potrebbe pensare, anzi è vicina, vicinissima, perchè le sfide, le lotte, le perdite, i dolori, i ricordi, i desideri, le passioni che si agitano nel cuore di ogni personaggio sono i nostri, e rimangono nostri anche se vissuti a New Yoryk, a Pechino o nella perduta città di R’Lyeh.
Insomma, ogni fabbrica chiusa e devastata dalla ruggine, ogni appartamento con le tendine alle finestre può essere il nostro, se l’autore sa raccontarcelo nel modo giusto, e parlando prima di tutto di NOI. E’ anche il motivo per il quale possiamo appassionarci a storie scritte cento, duecento, cinquecento, mille anni fa: perchè parlano di noi e lo fanno con consapevolezze, conoscenza e professionalità. Parlano in modo vero di cose che noi conosciamo. Possono travestirle con costumi da drago, da saracino o da gangster, ma le cose rimangono le stesse. Capite la differenza? E se non la capite va beh, amen anche in questo caso. Amen.

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Che altro c’è da dire? Che Rusty Dogs è prima di tutto un ottimo fumetto, nato e concepito per essere carta ma che per un caso o per destino si ritrova a essere webcomic, e che è un prodotto prima di tutto professionale e perfettissimo in ogni sua parte, ricco di storie e di personaggi, e magnifico dal punto di vista grafico – e non poteva essere diversamente vista la quantità di bravissimi autori che hanno collaborato.
Rusty Dogs è la vittoria della STORIA sul mercato, sulle lotte interne, sulla pigrizia, sul guadagno, sugli snobismi, su chissà cos’altro. E’ un lavoro che prosegue da anni e anni, senza fermarsi mai, e al quale credo sia un onore partecipare. Non so quale sarà il suo destino ora che mancano solo sette storie alla sua conclusione; ma quello che posso dire è che ai suoi autori va riconosciuto di aver creato qualcosa di grande, di forte, di unico, nel migliore dei modi possibili.

Secondo me merita di essere letto, e studiato, e per questo qui sotto ho incollato i link A TUTTE le storie uscite fino a questo momento. 

Poi, fate come vi pare.

 


rustydogs10ABBIAMO PARLATO DI : RUSTY DOGS  – FUMETTO SCRITTO DA EMILIANO LONGOBARDI E DISEGNATO DA:

  1. Next door to paradise, disegni di Andrea Del Campo.
  2. Prima che dio fosse amore, disegni di Werther Dell’Edera.
  3. Revolving rules, disegni di Claudio Stassi.
  4. Il perché delle cose, disegni di Michele Duch.
  5. La paura del buio, disegni di Lelio Bonaccorso.
  6. Rusty bay, disegni di Giuliano Giunta.
  7. Winter interior, disegni di Michele Benevento.
  8. Saya no uchi de katsu, disegni di Riccardo Torti.
  9. Subjective values, disegni di Joachim Tilloca.
  10. Dogs years, disegni di Alberto Massaggia.
  11. Fango intorno, disegni di Andrea Gadaldi.
  12. Legàmi, disegni di Francesco Mortarino.
  13. Fine pioggia, disegni di Antonio Lucchi.
  14. Bullets in the wall, disegni di Luca Claretti.
  15. Chloe è morta, disegni di Antonio Sarchione.
  16. Three dogs at night, disegni di Guido Nieddu.
  17. Sarò i tuoi vermi, disegni di Giacomo Bevilacqua.
  18. Qualcosa per te, disegni di Lorenzo Palloni.
  19. Inugami, disegni di Massimo Dall’Oglio.
  20. MacGuffin, disegni di Simone Guglielmini.
  21. La giusta distanza, disegni di Marco Soldi.
  22. Jazz & Legs, disegni di Jacopo Vecchio.
  23. Used cars, disegni di Davide Pascutti.
  24. Going away, disegni di Andrea Rossetto.
  25. Shoot the freak, disegni di Pier Gallo.
  26. Slide lock, disegni di Paolo Armitano.
  27. La guerra dentro, disegni di Giuseppe Marinello.
  28. Le strade del regno, disegni di Armando Rossi.
  29. Plinc!, disegni di Michele Petrucci.
  30. Somma zero, disegni di Rossano Piccioni.
  31. Eggs and sauces, disegni di Davide Garota.
  32. L’abbaiare dei cani, disegni di Fabrizio des Dorides.
  33. Lilli e Vagabond
    o
    , disegni di Elisabetta Barletta.
  34. Il male che ci tenevamo, disegni di Pasquale Frisenda.
  35. Un padre resta, disegni di Maurizio Ribichini.
  36. Ora dimmelo, disegni di Raul Cestaro.
  37. Courtesy, Professionalism, Respect, disegni di Emanuele Gizzi.
  38. Benvenuto a casa, disegni di Giulio Giordano.
  39. Come riflesso, disegni di Daniele Serra.
  40. Speech is silver, silence is golden, disegni di Walter Venturi.
  41. Ciò che si lascia, disegni di Fabio Detullio.
  42. Bank owned, disegni di Cristiano Spadoni.
  43. Pezzi di carne, disegni di Antonello Becciu.
  44. Because you came to my rescue, disegni di Lorenzo Ruggiero.rustydogs6

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